II° incontro di studi
Tra medici e linguisti. Lingua e patologia: le frontiere interdiscipliari del linguaggio
Università degli Studi di Napoli Federico II
10-11 dicembre 2015
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Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Studi Umanistici
II° INCONTRO DI STUDI
Tra medici e linguisti
Lingua e patologia: le frontiere interdisciplinari del linguaggio
10-11 dicembre 2015
Accademia Pontaniana e Società di Scienze, Lettere ed Arti - Via Mezzocannone 8
Organizzazione a cura di Francesca M. Dovetto
(EDLUPT - Sezione Strategica LISA, Lingua e Salute)
con il patrocinio di:
DSU - Dipartimento di Studi Umanistici
EDLUPT - Europe Direct/LUPT
LUPT - Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e di Pianificazione Territoriale "Raffaele D'Ambrosio"
CIRN - Centro InterUniversitario di Ricerca in Neuroscienze
GSCP - Gruppo di Studio sulla Comunicazione Parlata
Informazioni: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
II° INCONTRO DI STUDI
Tra medici e linguisti
Lingua e patologia: le frontiere interdisciplinari del linguaggio
Il convegno focalizza il suo obiettivo sulle implicazioni linguistiche nella pratica clinica indirizzata allo studio delle patologie del linguaggio, così come nella comunicazione in specifici ambiti disciplinari (come quello medico, forense etc.), rinnovando la vocazione fortemente interdisciplinare degli studi sul parlato. Nella pratica della comunicazione tra paziente e operatore, così come nel trattamento delle patologie linguistiche e comunicative, dove l'interpretazione dei disturbi e dei deficit dei pazienti e la messa a punto di trattamenti vòlti al loro recupero passa necessariamente anche attraverso lo strumento linguistico, non può che ritenersi auspicabile l'integrazione e collaborazione tra scienza linguistica e scienza medica. Mantenendo saldi i principi su cui ciascuna di queste discipline si fonda, scopo del convegno è mostrare l'opportunità del contributo del linguista per la valutazione delle specifiche competenze linguistiche dei pazienti e per la costruzione delle più opportune strategie di recupero. Manca infatti, allo stato attuale delle conoscenze mediche e cliniche, una matura consapevolezza delle potenzialità dello strumento linguistico quale modulatore di alleanze e di conflitti tra paziente e operatore. D'altra parte resta un dato di fatto facilmente osservabile che il progresso della linguistica teorica, nonché degli studi sul parlato insieme ai risultati raggiunti dalla linguistica dei corpora, non abbiano prodotto finora altrettanti progressi nell'approccio clinico ai disturbi del linguaggio dove l'individuazione e valutazione delle produzioni patologiche, quasi sempre private dei relativi, ancorché indispensabili, contesto e cotesto, manca spesso di una convincente cornice teorica e metodologica a sostegno dell'analisi linguistica del dato. Si avverte peraltro, oggi più che mai, la necessità di una ricognizione sistematica e organizzata delle diverse 'lingue patologiche', condotta sulle concrete produzioni dei pazienti e raccolte con criteri che le rendano riosservabili e analizzabili anche sotto diverse prospettive disciplinari (linguistica, clinica, neurologica, psicoterapeutica ecc). Il convegno, ponendosi al crocevia tra comunicazione e relazione di cura, e tra clinica e strategie di riabilitazione, volge pertanto particolare attenzione alle due seguenti macro-aree di osservazione e annotazione linguistica: a) il rapporto paziente-operatore, che si esprime attraverso la costruzione di una relazione linguistica su cui si innestano non di rado le relative strategie diagnostiche e terapeutiche; b) la produzione di malfunzionamenti linguistici chiaramente riconoscibili rispetto alla produzione considerata standard e che comprendono tanto gli errori di pronuncia tipici, ad esempio, delle dislalie, quanto le alterazioni prosodiche derivanti da deficit neurologici più profondi, fino ai disturbi del lessico o della sintassi, all'anomalia dei processi sintagmatici e paradigmatici riferibili a diverse 'grammatiche' o 'lingue patologiche', ivi incluse le patologie mentali. Punti focali delle riflessioni su cui è costruito il convegno in questa II edizione saranno le nuove frontiere della ricerca linguistica empirica, al crocevia tra linguistica teorica, filosofia del linguaggio e medicina.
la patologia del linguaggio, lungi dall'essere un disturbo dominato dal caso, obbedisce a un insieme di regole, e nessuna regola sottesa alla regressione del linguaggio può essere enucleata senza l'uso coerente della metodologia e delle tecniche linguistiche. I disordini del linguaggio mostrano un ordine peculiare loro proprio e richiedono un sistematico confronto linguistico col nostro codice verbale normale [Jakobson, 1941]
PROGRAMMA
Giovedì 10 dicembre
9.30 - 10.00 | Saluti di apertura |
Frontiere interdisciplinari: il dibattito teorico
Presiede Giovanna Marotta
10.00 - 10.30 | Federico Albano Leoni, Voce e sensi |
10.30 - 11.00 | Antonino Pennisi, Alessandra Falzone, Linguaggio e pensiero |
11.00 - 11.30 |
PAUSA |
11.30 - 12.00 | Carlo Pastore, Mondi vissuti e linguaggio |
12.00 - 12.30 | Marina Melone, Il linguaggio tra anatomia e fisiopatologia |
12.30 - 13.30 |
PRESENTAZIONE POSTER |
Frontiere interdisciplinari: la ricerca empirica
Presiede Federico Albano Leoni
14.30 - 15.00 | Giovanna Marotta, Sulla facoltà di linguaggio e alcune sue fragilità. Dislessia e dintorni |
15.00 - 15.30 | Mirko Grimaldi, Il cervello fonologico: normalità, apprendimento e patologia |
15.30 - 16.00 | Emanuela Cresti, Massimo Moneglia, Prosodia e schizofrenia |
16.00 - 16.30 |
PAUSA |
16.30 - 17.00 | Luigi Trojano, Parole e cervello: deficit lessicali e semantici in pazienti cerebrolesi |
17.00 - 17.30 | Massimo Pettorino, Correlati acustici del parlato parkinsoniano |
17.30 - 18.30 |
DISCUSSIONE |
Venerdì 11 dicembre
Frontiere interdisciplinari: la ricerca empirica
Presiede Franca Orletti
9.00 - 9.30 | Anna Cardinaletti, Elementi funzionali e relazionali a distanza nello sviluppo tipico e atipico (DSL, DSA, sordità) |
9.30 - 10.00 | Carla Laria, Sviluppo delle competenze percettivo-linguistiche in pazienti ipoacusici |
10.00 - 10.30 | Patrizia Sorianello, Aree vocaliche nel parlato disartrico: soggetti Down e non udenti a confronto |
10.30 - 11.00 |
PAUSA |
11.00 - 11.30 | Anna De Meo, Valeria Caruso, Elisa Pellegrino, Le competenze narrativo-descrittive dell'italiano scritto di sordi italiani e stranieri |
11.30 - 12.00 | Franco Cutugno, Chi ha paura degli impianti cocleari? |
12.00 - 13.00 |
PRESENTAZIONE POSTER |
Linguistica e medicina: nuove professioni - modera Elio Marciano
Presiede Elio Marciano
14.30 - 15.00 | Franca Orletti, Linguistica medica e forense |
15.00 - 15.30 | Raffaella Scarpa, Linguistica e medicina: la riscrittura del Codice deontologico della professione medica |
15.30 - 16.00 | Emma Landolfi, La riabilitazione del bambino ipoacusico |
16.00 - 16.30 |
Raffaele Izzo, Linguistica e foniatria: dalle teorie linguistiche alle applicazioni pratiche in ambito riabilitativo |
16.30 - 17.30 |
DISCUSSIONE |
17.30 |
CONCLUSIONI - F. Maria Dovetto |